Omologazione non richiesta

La pagina deve essere bianca e il segno scuro. L'idea deve contenere un sogno che sconfini nella passione, la memoria deve avere il coraggio di esistere. Il blogger deve credere di possedere la scrittura: solo così i segni sulla pagina vivranno più a lungo di lui.

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Località: Sicilia, Italy

Scrissi molto e a lungo. Inutilmente poi ho atteso risposte che non arriveranno mai. Scrivo ancora per ricordarmi d’esistere e fermare il suo sapore. Ho deciso di lasciare visibili tutti i commenti, sono parte del blog.Non riuscirò mai a conciliare l’inconciliabile e non c’è più tempo comunque: attraversare tante vite e tanti territori mi ha arricchito e spogliato allo stesso tempo ed io sono siciliano, quando rido ho dietro l’ombra della morte e dell’inutilità, se piango lo faccio di nascosto davanti al mare, l’unico interlocutore assoluto che conosco. Sono figlio dell’ alta borghesia colta palermitana, cresciuto a pane e letteratura, ad urla e silenzi, a scirocco e nebbie lombarde, a Mozart e beat generation: per lungo tempo ho creduto che fosse possibile vivere tutte queste sinapsisenza strappare la tela della mia vita. E’ una menzogna. OMOLOGAZIONE NACQUE NEL 2008 questa era il suo incipit e questo il suo template originale. Resterà tale, è una questione di affetto.

mercoledì 23 luglio 2025

COMMEMORAZIONI -

Picciotti ci sunnu cose che parunu nisciuti da un incubo! Chi è il cretino che oggi, ma anche ieri e l'altro ieri, a Palermo e in Italia pensa che la mafia sia quella che è senza la partecipazione attiva di parte delle strutture governative? Possibile che si debba discutere per l'ennesima volta di un DATO DI FATTO? La mafia, le mafie, sono uno stato dentro lo stato, spesso funzionano meglio. 
Tutta la storia siciliana degli ultimi 150 anni dice chiaramente che solo uno stato forte e organizzato e perfettamente inserito nei posti "giusti" del potere ufficiale può aver compiuto stragi come quelle di Falcone e Borsellino. Quando sento Fini o Napolitano dire che ci sono "pezzi di stato deviati o collusi" mi viene da ridere per la rabbia: ma che scoperta, che idea illuminante! Serviva il parere di politici di grosso calibro per capire finalmente dove sta il problema. Non so quanti di voi hanno visto lunedi sera su Rai 3 il programma che aveva come filo conduttore il racconto della vedova Schifani a ventanni dalla strage di Capaci: è stato un buon momento di televisione, vero e profondo, fuori dalle rievocazioni convenzionali. Quella per me è la Sicilia che sento e conosco. 
Mio padre che ha 90 anni mi racconta che nel 43 con gli alleati già presenti in Sicilia e in città e nei circoli che contavano, parrocchie comprese, si discuteva già in termini chiari sul futuro assetto della politica e degli affari: insomma si discuteva e si organizzava il sacco degli anni futuri. I papabili erano già sulla corsia di partenza ed erano già nomi noti della criminalità organizzata, gente che era sparita nei 25 anni precedenti e che con gli alleati era rispuntata al posto di comando. Gli alleati lo sapevano e se ne fottevano: la politica regionale si avviava con la Dc in testa a distruggere il concetto di legalità e di stato, fra applausi e commemorazioni di circostanza. Giovanni e Paolo sono morti per questo, sono morti così, non li ha uccisi la mafia ma LO STATO MAFIOSO, quello che può tranquillamente far minare un pezzo di autostrada o permettere che un auto sosti per settimane davanti ad un "obiettivo sensibile". Credetemi tutto quello che è stato e sarà è dentro la mia terra e i suoi uomini, nel bene e nel male: non c'è da aggiungere una virgola a quello che Falcone e Borsellino dissero in quegli anni su mafia e Stato, sui modi per risolvere il problema e sugli ostacoli presenti sul cammino. Una virgola! Non c'è bisogno nemmeno di Fiaccolate con 4 gatti (4 gatti signori miei) e tentativi ridicoli di appropriarsi di una memoria su figure assolutamente cristalline proprio perchè superiori e fuori da giochi politici, Sbagliano sapendo di sbagliare Fini, e i circoli della sinistra che han fatto dei due magistrati degli eroi di parte. Sbagliano minchia! E li offendono, li uccidono ancora una volta, seguono una via di parte mentre la giustizia e la legalità sono di tutti. Andate a risentire le parole di Borsellino all'università di Palermo, o quelle di Falcone nei mesi precedenti la sua morte: c'è tutto. Premesse, dinamiche, soluzioni. 
C'è anche la forza magnifica ed eroica di chi sa e continua lo stesso perchè è giusto, uguale contrapposta a quella di chi sa e va nella direzione opposta perchè il potere e i piccioli sono megghiu di qualsiasi altra cosa. Io sono orgoglioso di essere siciliano, anche oggi che l'idea del pressapochismo pare voglia coprire tutto; la mafia è conficcata dentro la mia terra ma assieme ad essa ci sono anche gli anticorpi. E sono siciliani, a chi non ci crede consiglio la lettura dell'ultimo libro di Scarpinato, procuratore capo di Caltanissetta.

sabato 19 luglio 2025

DOMENICA DA LONTANO -

Quanto il virtuale ci allontana dalla vita vera? Quanto valgono veramente le diatribe accese, le discussioni più o meno serie in rete? Quanto di noi resta di sincero su questo strano oggetto che chiamiamo blog? Credo che ci prendiamo troppo sul serio. Credo che spesso non siamo all'altezza di presentarci in pubblico. Credo che molti di noi aprano un blog per stupido esibizionismo o per un malcelato senso di autoaffermazione. Credo che io debba mondarmi da un certo numero di peccati. 
Ma dirlo o farlo qui non basta e non serve. Per vivere con un minimo si serenità e per continuare ad aprire la porta di questa casa devo SCORDARMI DELLA GRAN PARTE DI VOI, esattamente quello che sto facendo in queste settimane. E' un forzatura terribile ma, senza, dovrei cinguettare allegramente convenevoli talmente ipocriti da essere inascoltabili. La vita, la mia vita cammina altrove. Così com'è, senza troppe distrazioni, con molte letture, abbastanza noia e qualche incazzatura. Questa domenica scivola via nel ricordo di una serata con un po' di sano Jazz e una cenetta parca con un paio di amici. Scivola per entrare nella sera che precede un altro giorno usato senza avere il tempo di baciarlo e stringerlo stretto. Scivola con me: guardo il golfo e molte cose diventano inutili, molte persone vuote. La mia vita passata.

sabato 12 luglio 2025

ORTIGIA -

Stasera ad Ortigia la sera scende placida e piena di richiami sonori: dai grandi alberi sul lungomare gli uccelli si apprestano a lasciare spazio alla notte che viene. Non lo sentite l'eco lontana della voce di Dionisio... non avvertite il passo lento di Archimede sospeso dentro i meandri della sua mente in ricerca costante? Stasera il mare è un breve sentiero tra questa costa e l'altra immaginata, sognata, pensata. Studiata. E ' vicina la Grecia, comune lo Ionio profondo e ventoso, comuni i visi e i colori: questo è il Mediterraneo signori, la nostra fonte unica in cui si sono rispecchiati i sogni delle generazioni per millenni. Questi siamo noi e i nostri miti terribili e fanciulleschi assieme, la nostra poesia di vivere e pensare di essere eterni nel ricordo degli altri, nella letteratura degli altri. Noi siamo la Grecia vecchio e sordo professore dei soldi mancanti, tu forse no ma noi veniamo da lì.

Και εξασθένισε "ΤΟ ΦΕΓΓΑΡΙ  
 Και «το φεγγάρι εξασθενίσεικαι οι
 Πλειάδες
και η νύχτα είναι στη μέση,
και ο χρόνος περνά
 Στηρίζομαι και στη μοναξιά.
Μου παίρνει μια επιθυμία να πεθάνει,
και να δείτε τις ακτές του Αχέροντα
καλύπτονται με τη δροσιάτο λουλούδι
 του λωτού.


E’ tramontata la luna,                                                                         
e le Pleiadi;                                                                                             
e la notte è a metà,                                                                              
ed il tempo trapassa,                                                                            
ed io riposo in solitudine.                                                                   
E mi prende un desiderio di morire,                                              
e di vedere le rive dell’Acheronte                                                   
coperte di rugiada, fiorite di loto.                                                    
                                                                                                                     
                                                                                                             
Questa era Saffo professore. Una vita rincorrendo lo spread, il mercato, la finanza dei numeri astronomici…e incomprensibili. Una vita legata al niente spacciato per assoluto indispensabile. E che dire dei “sacerdoti” che predicano questa nuova religione? Gonfi di arroganza e soldi, una quantità di denaro rubata ai poveracci cui chiedono sacrifici. Sacrifici! Macelleria sociale, nessuna solidarietà, solo parole vuote da qualsiasi angolo, di destra o di sinistra; parole vuote e perfide, merda secca sulla quale si dovrebbero rifondare le nuove nazioni della nuova Europa. Il Web cosa dice? Cosa fa? cosa scrive? IO SONO LA GRECIA, IL SOGNO. LA CULTURA, LA VITA. VOI SIETE SOLO ZOMBI E SARETE SPAZZATI VIA PRIMA O POI.

sabato 5 luglio 2025

PENSARE ALL'AFRICA, Lampedusa così lontana così vicina -

Ventanni fa ci pescavo in modo superbo: anche entro i 10 metri di profondità la fauna era incredibile. Talvolta di sera mentre il disco rosso scendeva in acqua, seduto su una delle banchine di cemento del porto mi fermavo a pensare all'Africa. Pensare all'Africa, alla costa a poca distanza sull'altra sponda, così simile a quelle della mia isola grande. I "neri" c'erano già ma non in grande misura, dopo una settimana alle Pelagie diventavamo tutti "neri"; pensare all'Africa mi distoglieva per poco tempo dai programmi della prossima battuta di pesca sub. 
Ventanni fa sull'altra sponda c'erano Egitto, Libia, Tunisia...Algeria....Marocco e i loro boss in giacca e cravatta oppure con la tunica bianca Oggi non c'è nessuno. C'è solo un oceano di sabbia che si arresta davanti alla costa. Ci sono i trafficanti del deserto, i basisti dei porti, i proprietari dei barconi. E ci sono migliaia di disperati che si vendono anche l'anima (o le loro donne) pur di andarsene dai loro paesi senza futuro, pensando che invece qui il futuro ci sia. 
Qui c’è l’Europa di Hollande, Lagarde, Draghi, L'Europa del trattato di Dublino 2 (SONO FATTI DEL PAESE DI ARRIVO) e un buon numero di deputati europei, sì europei, ben vestiti, pieni di soldi con donne sexy ed eleganti al fianco Audi o Bmw ad aspettarli. L'Europa che dice che gli Italiani non sanno fare... Gli italiani? I siciliani, non gli italiani dai, i terroni non la gente giusta delle fabbrichette, dei commerci, di chi lavora e non parassita. Prima di arrivare in Europa c'è un pezzo di terra bruciata, una zattera in mezzo al canale di Sicilia un pezzaccio di terra posata su basamento marino africano. Non avete capito? Prima di arrivare in Europa c'è il meridione. Sono fatti nostri che siamo in fondo più simili ai migranti che a un cittadino di Monaco, Vienna...Abbiategrasso. Prima o poi qualcuno col fazzoletto verde dirà che la soluzione è cannoneggiare i barconi.