mercoledì 30 novembre 2022

A Daniela


Francamente i miei problemi relazionali seri sono cominciati solo una decina d'anni fa quando iniziai a scrivere in rete. Evidentemente c'era qualcosa in me, nella sintassi o nell'atteggiamento intellettuale, che risultava indigesto ai più che come me avevano iniziato a frequentare il web. Io mi ero illuso che la verità su ciò che pensavo potesse essere uno stimolo, una chiave di lettura per riconsiderare certi aspetti di un determinato problema. La questione, mi accorsi via via, non riguardava solo le problematiche ideologico-sociali ( questo potevo capirlo) ma si stendeva anche su argomenti strettamente personali e esistenziali. Ma io non sono mai stato capace di scrivere "per caso" o di cose inventate di sana pianta: scrivo solo di ciò che mi attraversa la vita e la mente. Altrimenti non scrivo. Pare che anche questa mia abitudine sia pietra di scandalo e negli anni mi ha attirato addosso una gran quantità di querelle velenose. Alla fine mi sono veramente stancato e sono uscito dal giro. La misura del silenzio che tu invochi, Daniela, è diventata ovunque merce rarissima; un blog come il mio che non cerca audience ma solo sostanza su cui far lavorare cuore e cervello non avrà mai una vera cittadinanza in rete. A me ormai interessa poco.