Sei arrivata guidando con quella spavalderia imbronciata che non si adatta alla piccola berlina che possiedi; ma sei arrivata mentre io ti attendevo senza fiato e senza idee. Ci siamo gustati fino in fondo il saluto che ci meritiamo, lungo, profondo, attraversato da sguardi e sensazioni che nascono da lontano, così lontano che ne abbiamo dimenticato le origini. Sempre bella ma soprattutto sensuale: cammini per le stanze con quel passo che dice guardami, ammirami adesso che dopo non è detto che ti ricapiterà di nuovo. Lo dici a me e ogni cosa si muove in modo fisiologico come se non potesse andare diversamente. Indossi un abito colorato, sembra fatto su misura, ogni cosa la porti sulla tua misura ed io mi sono sempre adeguato con piacere.
La tua misura tanto lontana dalla mia, la tua vita inciampata dentro la mia. Non siamo cambiati per nulla e il mio desiderio fisico di te non terrà mai conto del prima e nemmeno del dopo: siamo sempre in questo presente elastico e modulabile a volontà. Dopo aver bevuto non so cosa e non so quando, dopo aver detto e non detto mentre io ti ho risposto e tu hai riso ( di me, di noi, di cosa?). Dopo aver usato una parte di questo pomeriggio afoso a tormentare i miei sensi mi hai detto vieni e la stanza è diventata bollente. Abbiamo costruito l’amore un’altra volta ma io dico per l’ultima volta e tu lo hai capito ed eri stupita, non è da me rinunciare all’andirivieni eccessivo sul tuo corpo.
Ma in questa occasione non hai compreso e, soprattutto, non hai previsto la mia difficile assenza finale. Ho goduto più delle altre volte. Sai farlo, sappiamo farlo, sappiamo eccedere come se il tempo e lo spazio fossero infiniti. Un gioco passionale che si spegnerà stasera quando i gelsomini bucheranno la notte col ricordo del loro profumo e noi saremo uno dinanzi all’altro. Astrazioni l’ho scritta così, era dentro di noi, l’ho fissata per ricordare la tua bellezza e il mio sogno; né l’una né l’altro si salveranno, non passeranno la notte senza il mio viatico. Il tuo? Ma già so bene che sorvoli su tutto e tutti, che glissi, che cambi mappa e itinerario che ami solo il tuo riflesso perché nessuno è mai riuscito a posare una mano sulla tua anima. Nemmeno io ma ci sono andato vicino. Astrazioni è nata così.
Adesso che sei passata e sei tornata
adesso ti insinui mentre ti guardi
in giro.
Tra un po’ sarai col dito alzato
e una sintassi controversa a giudicare
analizzare
sfoltire
immobilizzare questi ultimi anni.
E ti ho detto dei recenti silenzi:
mi hai risposto che erano troppo
rumorosi.
E mi hai detto che insopportabile
e’ il lento trascorrere
del tempo appresso senza un pugnale
che blocchi il passato alle sue responsabilita’.
Magnifica e furente eri mentre squassavi il
presente e infierivi sui miei ricordi.
Mi hai amato? Ti ho amato?
Ci siamo rincorsi?
Ci siamo persi?
Eri senza di me nell’altro tempo
quello che tu dici di
bilanci?
E ti ho detto che non di bilanci
di analisi rilette
e affettuose sino alla morte
e’ ora il momento.
Questo e’ tempo di astrazioni,
di follia immediata
per me e per te
di un unico amplesso
sbagliato
da ricordare come l’amore
che, trovandoci senz’altro riflessivi,
di noi si e’ disgustato.
Adesso che sei passata dentro i miei
occhi
e sei tornata per l’ultimo
ritardo.
Tra un po’ sarai col dito alzato
e una sintassi controversa a giudicare
analizzare
sfoltire
immobilizzare questi ultimi anni.
E ti ho detto dei recenti silenzi:
mi hai risposto che erano troppo
rumorosi.
E mi hai detto che insopportabile
e’ il lento trascorrere
del tempo appresso senza un pugnale
che blocchi il passato alle sue responsabilita’.
Magnifica e furente eri mentre squassavi il
presente e infierivi sui miei ricordi.
Mi hai amato? Ti ho amato?
Ci siamo rincorsi?
Ci siamo persi?
Eri senza di me nell’altro tempo
quello che tu dici di
bilanci?
E ti ho detto che non di bilanci
di analisi rilette
e affettuose sino alla morte
e’ ora il momento.
Questo e’ tempo di astrazioni,
di follia immediata
per me e per te
di un unico amplesso
sbagliato
da ricordare come l’amore
che, trovandoci senz’altro riflessivi,
di noi si e’ disgustato.
Adesso che sei passata dentro i miei
occhi
e sei tornata per l’ultimo
ritardo.
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Dietro ogni commento c’è un mistero e una persona ma i commenti non mi hanno mai aiutato anzi sono riusciti a distruggere il mio rapporto con gli altri in questo contesto. Adesso che tutto è finito puoi leggere, farti un'idea di ciò che ho scritto ma io risponderò solo quando potrò.