Omologazione non richiesta

La pagina deve essere bianca e il segno scuro. L'idea deve contenere un sogno che sconfini nella passione, la memoria deve avere il coraggio di esistere. Il blogger deve credere di possedere la scrittura: solo così i segni sulla pagina vivranno più a lungo di lui.

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Località: Sicilia, Italy

Scrissi molto e a lungo. Inutilmente poi ho atteso risposte che non arriveranno mai. Scrivo ancora per ricordarmi d’esistere e fermare il suo sapore. Non riuscirò mai a conciliare l’inconciliabile e non c’è più tempo comunque: attraversare tante vite e tanti territori mi ha arricchito e spogliato allo stesso tempo ed io sono siciliano, quando rido ho dietro l’ombra della morte e dell’inutilità, se piango lo faccio di nascosto davanti al mare, l’unico interlocutore assoluto che conosco. Sono figlio dell’ alta borghesia colta palermitana, cresciuto a pane e letteratura, ad urla e silenzi, a scirocco e nebbie lombarde, a Mozart e beat generation: per lungo tempo ho creduto che fosse possibile vivere tutte queste sinapsi senza strappare la tela della mia vita. E’ una menzogna. OMOLOGAZIONE NACQUE NEL 2007 questa era il suo incipit e questo il suo template originale. Resterà tale, è una questione di affetto.

sabato 13 luglio 2024

VENDICARI


Cosa ho fatto? Ho allontanato il virtuale e riavvicinato la libreria, lo stereo e la carta stampata. I post sono stati già tutti scritti, non prendetela come un atto di suprema arroganza ma è così: a 72 anni vissuti intensamente e in luoghi e contesti diversi se si scrive si scrive di tutto. D'amore, di vita, di lotta, vittorie e sconfitte, futuro filtrato dal passato e non è detto che sia uguale al vostro. Sto rileggendo la recherche du temps perdu di Proust, la Ladra di libri di Zusak, i Vicerè di De Roberto, il contesto di Sciascia e l'Isola senza ponte di Collura, ho riacceso lo stereo e ascolto Gaber, Fossati, De andrè, Mina , Mozart, Bach e Duke Ellington (ma ce ne sono altri pronti a partire). Ogni tanto acquisto un quotidiano e me ne pento. Mi guardo morire dandomi un contegno: penso alla bellezza della vita e dei sentimenti e il tempo scorre. Non sento il bisogno di scrivere, di incazzarmi, di disquisire come un forsennato con chi vive su un altro pianeta. Teniamoci stretti ognuno il nostro. Riguardo quello che ho scritto negli ultimi ventanni, non è malaccio. Alcune cose sono così legate alla mia intimità che adesso mi meraviglio di averle palesate in pubblico: forse molti problemi sono nati da questo eccesso di confidenza, ma non ho mai saputo scrivere diversamente. Domani scendo sotto Siracusa, piano piano, mi fermo dalle parti di Vendicari, scelgo un eucalipto frondoso mi appoggio al suo tronco e mi perdo sulla linea azzurrina del mare. Voi non potrete vedermi ma sorriderò.

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3 Commenti:

Blogger Pino ha detto...

Come ti capisco, mio caro Enzo! Noi ultrasettantenni ce lo possiamo finalmente permettere quest’ozio rigenerante. C’è sempre qualcuno che vuole rubarci il nostro tempo: basta non farsi fregare da quella stupida logica secondo cui il vero scopo della vita è quello di lavorare, sempre, “perché il tempo è denaro” e fare soldi. Noooo! La vera natura dell’uomo è quella di riappropriarsi della propria vita e dare libero sfogo alle attività più elevate: rileggere Proust, De Roberto…ascoltare Mozart ma anche Battisti…e perdersi - come fai tu - “sulla linea azzurrina del mare”. Un caro saluto

11 settembre 2023 alle ore 14:14  
Blogger enzorasi ha detto...

Stasera vado a guardare la linea azzurrina del mare al tramonto: ti porto come per un pensiero. Ciao

11 settembre 2023 alle ore 18:09  
Blogger Semplicemente Donna ha detto...

Caro Enzo salutami il tuo mare bellissimo!
Rosy

27 luglio 2024 alle ore 16:17  

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Dietro ogni commento c’è un mistero e una persona ma i commenti non mi hanno mai aiutato anzi sono riusciti a distruggere il mio rapporto con gli altri in questo contesto. Ciò che lasci qui in vista ti definisce come persona.

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